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UN MEDICO IN MISSIONE PER IL MADAGASCAR

 

Innanzi tutto, per capire bene cosa abbiamo fatto fino ad oggi, per comprendere al meglio il posto dove abbiamo operato e stiamo operando, è necessaria una piccola introduzione esplicativa in merito al Madagascar. II Madagascar sta ancora pagando anni, secoli di soprusi e sfruttamenti, e il prodotto di questo passato è l'odierna carenza di strutture sufficienti e adeguate nei vari settori della vita sociale. Esistono le risorse animali e vegetali ma difetta la possibilità di sfruttarle; tutto ciò, sommato all'ignoranza, ostacola qualsiasi sforzo di sviluppo, come la registrazione obbligatoria della nascita, l'accesso alla istruzione scolastica, il diritto alle cure mediche, ecc...

 

Il tentativo di divulgare qualsiasi informazione sull'igiene e sul concetto di salute, ad un popolo che continua a vivere ancora in maniera arcaica, resta molto problematico. L'unica soluzione che rende auspicabile la possibilità di effettuare "informazione sanitaria" è la scolarizzazione. La congregazione dei Salesiani prevede soprattutto la vicinanza ai giovani con la costituzione di oratori e strutture di formazione scolastica e professionale. Aver cominciato la nostra opera in Madagascar in collaborazione proprio con i Padri Salesiani, ha fatto in modo che l'Associazione potesse raggiungere con relativa facilità la popolazione giovanile e, in alcuni casi, le rispettive famiglie.

 

Possiamo affermare che è proprio grazie all'opera di molti Istituti e Ordini religiosi che si intravedono miglioramenti e grandi progetti in corso per il futuro, specie in campo scolastico e sanitario. Un grande e continuo contributo, inoltre, giunge anche dalle associazioni private che, con donazioni e prestazioni professionali gratuite, interagiscono al fine di portare aiuti concreti e di formare parte della popolazione malgascia, in modo da favorirne la scolarizzazione e dare loro un futuro migliore.

 

Tutte le nostre equipe di medici e volontari sono sempre partite animate dallo spirito che caratterizza la nostra associazione; purtroppo per motivi logistici il periodo di permanenza su quest'isola è breve, ma sicuramente vissuto con intensità e dedizione, lavorando in armonia con gli operatori e con i missionari del luogo, anche se i meccanismi sono sempre molto complessi, gli ingranaggi lenti e i rapporti spesso delicati. Il dialogo è fondamentale e bisogna avere una buona dose di elasticità mentale.

 

Con l'aiuto dei Salesiani Don Bosco in Madagascar c'è stato possibile intervenire nei territori del Nord del Madagascar (Stazione Missionaria di Bemaneviky), sulle Alte Terre (Missioni di Ivato-Notre Dame de Clairvaux, Betafo, Fianarantsoa, Ijely), e nel Sud-Ovest del Madagascar (Missioni di Tulear e Ankililoka). I malgasci in contatto con i padri salesiani vengono avvisati tempo prima da questi ultimi circa i giorni in cui saranno presenti i medici della nostra Associazione per effettuare le visite mediche gratuite.

 

Gli interessati fanno a piedi decine e decine di chilometri per arrivare all'appuntamento. Quando arriviamo, la fila di persone che aspetta è enorme, e nei loro volti, oltre alla stanchezza che li segna, si legge fiducia e gratitudine nei nostri confronti. Mancare o rimandare una missione significa a volte togliere anche l'unica speranza di vita a gran parte di questa gente.

 

I casi più gravi riscontrati cerchiamo di farli giungere in Italia per effettuare le operazioni chirurgiche necessarie, qui nel nostro Paese (com'è avvenuto tre volte in passato). Non è una cosa che possiamo sempre permetterci di fare, dato che si tratta di una spesa non indifferente oltre ai problemi di assistenza che tutto ciò implica, e viene tutto fatto grazie all'opera di volontariato degli amici dell'associazione.

 

Dalla prima ricognizione medica effettuata nel marzo del 2000 si riscontravano una netta prevalenza di malattie infettive quali: infezioni cutanee, ferite lacerocontuse infette, pediculosi, scabbia, piritiryasi versicolor, aids, malattie virali, peste, bilharziosi, malaria, flogosi delle vie respiratorie. Inoltre, a causa della malnutrizione i bambini presentavano uno sviluppo somatico inferiore alla media. Una delle patologie particolarmente evidenti anche oggi durante le missioni che effettuiamo, è la carie, segno d'errata igiene alimentare e orale. Inoltre, il tasso di mortalità neonatale e quello per emorragia post-partum nella madre è tuttora elevatissimo. Nel marzo del 2000, prima di cominciare la nostra opera, all'interno delle missioni Don Bosco praticamente non esistevano che scarsissimi mezzi e farmaci idonei.

 

Ma le missioni salesiane, seppure non dotate di tutto quanto è necessario, restano un'oasi nel disperato contesto sanitario in cui versa il Paese. Per quanto riguarda le strutture ospedaliere pubbliche, infatti, la situazione è grave, le cure troppo costose e difficilmente sopportabili dalla maggior parte della gente povera. Oggi possiamo affermare che durante l'ultima missione del progetto, non è stata riscontrata alcun tipo di malattia o patologia nei bambini dell'orfanotrofio di Ankofafa. Per noi questo è significato già aver raggiunto un magnifico traguardo!

Guarda di seguito parte del video realizzato dal dott. Daniele Sciuto durante la missione sanitaria di giugno 2006 e riguardante gli aspetti principali di una missione.

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